Generic Animal - ''Generic Animal''

Generic Animal - ''Generic Animal''

È uscito venerdì 19 gennaio 2018 in CD ed in digitale il nuovo, omonimo, disco di Generic Animal.
L'artista - il cui nome all'anagrafe è Luca Galizia - nasce nel 1995 e vive tra Milano e Castellanza, e comincia la propria carriera musicale nel 2014, quando inizia a suonare la chitarra con la band Leute. Ed è ora, nel 2018, che decide di pubblicare il suo disco d'esordio da solista, cantando per la prima volta in italiano. Prodotto da Marco Giudici con l'aiuto di Adele Nigro, il disco gode delle chitarre di Luca Galizia e dei testi di Iacopo Lietti. Registrato tra giugno e luglio 2017, è stato masterizzato all'Alpha Dept. Studio (Bologna) da Andrea Suriani nell'agosto 2017.
Il disco si apre con 'Broncio' che gode della collaborazione di Marco Giudici - come buona parte del disco - per gli arrangiamenti, i synth, il piano ed i cori.
Segue 'Tsunami' è un brano lento, condito dal tema dell'aspettativa e dalle speranze che ognuno di noi cova dentro di sé in certi momenti dell'esistenza; la terza traccia si intitola come il medicinale, 'Zerinol' ed è una corsa verso chi si ama, che diventa salvifico come appunto un rimedio chimico.
'Alle fontanelle' vede ai cori anche Andrea Francesca Paina e innalza i ritmi, con un ritmo più deciso ed un elencarsi di immagini grigie legate a ricordi e a dolori. La quinta canzone è un 'Interludio' e vede la partecipazione di M¥SS KETA, Adele Nigro, Alice Bisi, Marco Giudici: ci accoglie con un introduzione strumentale interessante e ci parla ancora una volta di amore; 'Trenord' narra l'amore atteso ed agognato, quello che riempie di gioia chi lo incontra.
Si tocca l'Hinterland nel settimo brano di “Generic Animal”: un hinterland descritto nella bellezza delle sua semplicità e libertà, condensata nei ricordi legati ad una storia forse conclusasi, mentre l'ultima traccia è 'Qualcuno che è andato' che incontra nei cori anche Iacopo Lietti e che fonde melodie agrodolci ad un testo inquieto.
Quest'album, ''Generic Animal'', è stato definito dall'autore come: ''un disco pop senza ritornelli con degli arrangiamenti dal gusto barocco/medievale a tratti folk a tratti soul. E anche un po' hip hop, senza rime e tutto suonato con la chitarra classica di mia mamma. ''
Anche - e tutte - le illustrazioni che compaiono nel disco sono del cantante stesso, il cui nome d'arte, Generic Animal, è il nome che Galizia aveva dato al disegno di un animale appartenente a una specie inesistente.
Non mancano autotune, effetti e temi giovanili, quasi adolescenziali; e se questo è in effetti il mood vincente nella musica pop indipendente italiana ai giorni d'oggi, forse questo animale così tanto ''generico'' potrebbe riuscire a cavalcare la cresta dell'onda.

 

esordio, generic animal, nuovo disco, Recensione

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