Blue Note sold out per Due come Noi - Gino Paoli e Danilo Rea Entrando al Blue Note ieri sera, era già chiaro che Milano aveva risposto numerosa, come sempre, al richiamo della musica, un sold out dopo l'altro nei concerti dal vivo sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all'estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta. '...io lavoro le emozioni, noi lavoriamo con le emozioni, fino a che saremo in grado di emozionare vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro...' Piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio.

Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell'amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list, così come in scaletta live, anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani. Di emozione in effetti i è trattato, per tutta la serata, in religioso silenzio (tranne per qualche attimo in cui il pubblico canticchiava sommessamente, è parso che anche i camerieri sparissero in punta di piedi per rispetto a tanta grande musica, Gino Paoli e Danilo Rea coppia musicalmente collaudata, rinforzata dal tempo e dalla conoscenza reciproca. Conoscenza che diventava più evidente nei momenti in cui Danilo Rea si lanciava in disquisizioni musicali che hanno suscitato da subito l'entusiasmo del calorosissimo pubblico.

Evento orgnanizzato da Blue Note in collaborazione con Parole e Dintorni.

Un particolare ringraziamento al Sig. Aldo Mercurio per il suo gentile invito


Foto e articolo a cura di Angela Bartolo