Nightguide intervista i Corrosion Of Conformity

Nightguide intervista i Corrosion Of Conformity


I Corrosion Of Conformity rientrano di diritto nelle band leggendarie del metal nordamericano: nati negli anni '80, hanno uno stuolo di fan fedelissimi che li segue da decenni (e una nuova generazione in via di formazione dato il numero di persone che portano i figli a vederli) e un nuovo album in arrivo all'inizio del 2018: abbiamo parlato un po' con Woody Weatherman, il loro chitarrista. 





Il vostro nuovo album, No cross no crown, uscirà l'anno prossimo: ci puoi dire qualcosa in proposito?
Siamo stati in tour per un anno e mezzo, era ora che ci fermassimo e iniziassimo a lavorare a un nuovo disco! C'è stata la reunion con Pepper, le nuove date...e alla fine abbiamo pensato: merda! Non possiamo continuare a suonare in giro senza un nuovo disco, dobbiamo fermarci e registrare! Non avevamo moltissime idee quando abbiamo deciso di farlo, ci siamo semplicemente messi a suonare, scrivere e registrare: facevamo sessioni di cinque giorni di fila, e alla fine avevamo magari una o due canzoni pronte. L'abbiamo fatto una decina di volte, e alla fine abbiamo messo su il disco. 


Sembra quasi un tour de force!
Lo è stato! E' un modo molto diverso di scrivere rispetto a come facevamo prima: di solito proviamo, mettiamo su un demo e poi vediamo di tirare fuori un disco. Questa volta non c'è stato niente del genere: siamo andati subito al disco, ed è stato divertente. 


Pare che sia stato qualcosa di cui avevate bisogno.
Credo anch'io: credo che dovesse essere tutto diverso questa volta, anche se si sente benissimo che questo è un disco dei CoC, e non di qualche strana forma di vita aliena. E' fatto per i fan, ma questa volta l'abbiamo fatto a modo nostro. 


Credi che la vostra musica sia cambiata dall'inizio della vostra carriera ad oggi?
Certo! Abbiamo iniziato nel 1988, ero un cazzo di ragazzino! L'anno prossimo saranno 35 anni che suoniamo. Magari il sound può essere un po' cambiato, ma non l'essenza: abbiamo iniziato per fare musica e divertirci, e questo non è cambiato affatto. Ci piace viaggiare e suonare, quindi è una buona combinazione.


Quando avete iniziato eravate un po' più vicini al punk HC, ma ora siete molto più metal.
Questa è una giusta osservazione, ma credo che in fondo il punk HC non ti lasci mai: è un'attitudine che ti segue ovunque.


Credi che il fatto che Pepper sia tornato nella band abbia creato un'aspettativa ancora maggiore per questo disco?
E' probabile, così come magari ci saranno maggiori aspettative per il tour: i fan lo sanno, lavoriamo sodo e spero che il nuovo album verrà apprezzato.


In effetti ho letto dei commenti dei fan sul vostro nuovo singolo, e tutti ne sembrano felici.
Ottimo! E' un buon inizio di sicuro! (ride) Ci sono altre quattordici canzoni da ascoltare, spero apprezzino anche quelle.


In parecchi dicono che gli siete mancati molto, e sono felici del vostro ritorno.
Ecco, questo fa felice pure me.


E la vostra relazione coi fan com'è?
E' sempre stata grande! Abbiamo dei fan meravigliosi, e molti ci seguono da una vita. Una delle cose che preferisco sono le persone old school che portano i loro bambini ai concerti: credo sia splendido! E' una nuova generazione!


Quando i bambini vanno ai concerti è sempre bellissimo, anche solo vederli li ti fa sentire meglio.
Esatto! Li vedi li, a occhi spalancati...sopratutto se magari è il loro primo concerto, ed è un'esperienza che si porteranno dietro. E' grande. 


Credo che sarete la prima esperienza rock per parecchi bambini.
Meraviglioso! Riesco a ricordare le mie prime esperienze rock, e alcune mi hanno cambiato la vita. Non era sempre roba completamente rock, uno dei primi concerti mai visti nella mia vita sono stati gli Hawkridge Boys quando ero bambino, ed era una band country, ma avevano le chitarre elettriche e ricordo di aver pensato “Wow! Che figata!”.


Siete stati in tour per circa due anni, senza fermarvi. Come sta andando?
Alla grande! I concerti vanno benissimo, avevamo offerte di nuove date continuamente, quindi abbiamo continuato a suonare live finché dopo circa un anno e mezzo abbiamo detto: Oh cazzo! Siamo in giro da una vita, sarà il caso che ci fermiamo e registriamo qualcosa! (ride). Stava diventando strano fare tour così lunghi senza avere nuova musica, ma adesso abbiamo nuova musica e siamo in giro coi Black Label Society, quindi va tutto bene.


Sarete in tour coi Black Label Society, Red Fang e Eyehategod.
Esatto. Faremo anche concerti da soli, ma saremo con Zakk e gli altri ragazzi per due mesi e mezzo. Sono tutte date nordamericane, e credo che in Europa ci arriveremo dopo, magari per qualche festival.


Verrete anche in Italia, magari?
lo spero tantissimo! Preghiamo sempre che ci spediscano da voi! Mandateci in Italia, vogliamo andarci! 


Anche per il cibo?
Oh, lo adoro! Lo adoro! Il vino e il cibo! E i paesaggi, e la gente! E' fantastico, uno dei miei posti preferiti! 


Ok, adesso sto per farti una domanda che tutti odiano, ma io te la faccio lo stesso: puoi dirmi i tuoi tre dischi preferiti, quelli che non possono mancare alla tua collezione?
Oh. Oh, cavolo. mi prendi in giro? Ok, i primi tre degli ZZ Top! Sono un fan sfegatato degli ZZ Top, ma anche dei Black Sabbath! Voglio dire, come puoi vivere senza Master of Reality? Quindi...ok, i tre degli ZZ Top, se dovessi scegliere cosa ascoltare per il resto della vita.


Facciamo così: ti do un bonus per Master of Reality.
Assolutamente perfetto!


Hai un consiglio per i ragazzi che stanno creando una band adesso?
Probabilmente tutti i musicisti dicono le stesse cose, ma se sei un ragazzino e hai una band giovane il consiglio principale che posso dare è questo: siate originali, non seguite le mode, perché poi quelle passano e voi rimanete a piedi. Dovete restare fedeli a voi stessi e fare la vostra musica: per noi una cosa fondamentale è stata andare in tour e far conoscere la nostra musica. So che oggi il mondo è diverso, gli approcci sono diversi e magari è anche più difficile, quindi in molti tendono a uscire più su internet che nel mondo reale ma, sul serio, dovete suonare dal vivo.


Qui a Prato, la città dove vivo, c'è una scuola rock dove insegnano ai ragazzi fra i 9 e i 12 anni a suonare insieme e mettere su una band. Mi sa che suoneranno a breve davanti a qualcosa come 800 persone. Alcuni di loro erano un po' terrorizzati.
Oh cavolo! E' un primo show coi fiocchi! il primo show dove abbiamo suonato era davanti a poche dozzine di persone, e avevo una paura fottuta. E' stata la prima e unica volta in cui ho avuto paura di salire sul palco, e dopo quella ho pensato: Ehi, non è poi così difficile! Quei ragazzini si divertiranno un mondo, faranno sentire la loro musica al mondo intero ed è una cosa davvero difficile da riuscire a fare. E' roba tosta. 


Ultima domanda! Avete collaborato con gente come James Hetfield, Warren Heynes, avete lavorato coi Probot e i Metallica...avete qualcosa del genere in serbo?
Sai, quelle cose sono successe praticamente per caso, senza essere programmate: quindi la porta è sempre aperta! 
 

corrosion of conformity, interviste, nuclear blast

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