Nightguide intervista gli Unguided

Nightguide intervista gli Unguided


Gli Unguided sono una band svedese con una lunghissima storia alle spalle: nascono come Fallen Angels per volontà di Richard Sjunnesson dopo aver lasciato i Sonic Syndacate e il loro ultimo disco, And the battle royale, è uscito poco fa. Nightguide ha scambiato due parole con Henric Lijesand, bassista della band.
 

Il vostro nuovo album, And the battle royale, è uscito il 10 novembre. Potete dirci qualcosa in proposito?
Certo: è il quarto album della band, ma il primo con Jonathan a voce e chitarra. Da un punto di vista musicale abbiamo mantenuto lo stesso stile, metal melodico e moderno, ma aggiornato da una voce nuova e nuova ispirazione. O magari ci siamo permessi di essere ispirati da altri generi per questo album. Il sound può essere chiamato power core, un mix di power metal, melodic death metal e metal core.
 
The Heartbleed Bug, il vostro ultimo video, è stato accolto davvero bene dai nostri fan: qual è il vostro rapporto con loro?
Approfittiamo di ogni opportunità per stare con loro e cerchiamo di essere i più veloci possibile nel rispondere alle mail e ai messaggi sui social. Come potete notare in ogni nostro video live ci sono anche loro.
 
La vostra storia come band è molto lunga, dai Fallen Angels agli Unguided. Cosa vi manda avanti, cosa tiene vivo il vostro bisogno di fare musica?
Questo tipo di musica si fa solo per l'amore per la musica stessa e per gli altri membri della band. Amiamo semplicemente essere creativi e registrare, e poter continuare a fare dischi ci fa sentire dei privilegiati. Quindi, finché le persone ci supporteranno, noi andremo avanti!
 
La scena metal svedese è decisamente famosa e sviluppata: siete cresciuti ascoltando anche band del vostro paese? Quali sono le vostre influenze?
Si! Io ho iniziato coi Dismember, Dark Tranquillity, At the gates quando avevo 11 o 12 anni. Certo, poi ascoltavo anche band di altri paesi, soprattutto norvegesi, inglesi e nordamericane. Ora le influenze sono date da qualunque band che riesca a fare qualcosa di unico. Mi fanno venir voglia di prendere la chitarra.
 
Il vostro ultimo show è stato in Austria: com'è andato il tour, siete soddisfatti?
Erano solo un paio di concerti, ma è andata bene! E ora non vediamo l'ora di suonare coi Soilwork!
 
Ho visto la foto di una bambina, Ebba, che ha ricamato una coperta col vostro logo e...niente, è una cosa fantastica.
Non potrei dirmi più d'accordo! Pensa solo a quanto tempo deve averci messo.
 
Avete qualche consiglio per i ragazzi che stanno mettendo su una band adesso?
Provate, non andate in studio senza essere pronti, chiedete cosa vogliono da voi prima di entrare. Siate pronti a farvi il culo anche per niente, senza pregare, non smettete mai di lavorare e seguite il vostro cuore. Siate voi stessi, e fatene una risorsa.

interviste, napalm records, the unguided

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